L’ambulatorio di flebologia del Poliambulatorio Lunardon di Padova si occupa della diagnosi e della terapia di tutto il vasto panorama di problemi che riguardano il distretto vascolare venoso e linfatico. Dunque, non si prende solo cura delle tipiche cause delle “gambe brutte” (varici e “capillari”, ulcere) o “gambe gonfie/grosse” (insufficienza venosa, linfedema, lipedema), ma anche dei sempre più diffusi disturbi della coagulazione quali trombosi venosa (profonda e superficiale) e trombofilie, nonché della loro prevenzione (profilassi antitrombotica).
L’insufficienza venosa è la conseguenza di un’alterazione nei meccanismi di deflusso venoso, la cosiddetta “circolazione di ritorno” dalla periferia del corpo al cuore. Tale alterazione agisce sulle pareti venose causando una progressiva dilatazione del vaso sanguigno. Proprio l’aumento di diametro impedisce il corretto funzionamento delle valvole venose, che dovrebbero impedire il reflusso del sangue verso la periferia.
Il risultato più evidente di questa insufficienza valvolare è la comparsa delle varici (vene superficiali dilatate) oppure di altre manifestazioni come l’edema (gonfiore), l’ulcera venosa, la trombosi venosa: tutte problematiche che vengono trattate con successo all’interno del nostro ambulatorio di flebologia a Padova.
La cura dell’insufficienza venosa, intesa come guarigione definitiva, allo stato attuale non è possibile. Con una diagnosi accurata e il giusto mix di terapie mediche, fisiche e chirurgiche, è possibile però ottenere un buon controllo della situazione, soprattutto al fine di impedire la progressione della malattia.
Lo schema classico per il trattamento delle varici e delle altre sintomatologie legate all’insufficienza venosa prevedeva l’eliminazione della vena “malata” attraverso diverse tecniche. Con l’avvento degli studi emodinamici, la flebologia ha radicalmente modificato il proprio approccio, riconoscendo un nuovo atteggiamento terapeutico che prevede non più l’eliminazione, ma il recupero funzionale delle vene interessate da insufficienza venosa, secondo un progetto personalizzato che può comprendere anche le ormai consolidate tecniche di chirurgia e scleroterapia conservative.
Il trattamento non toglie o chiude alla circolazione alcun tratto di vena, bensì mira a ripristinare il diametro originale delle vene insufficienti, in modo di far tornare funzionali le valvole e riportare il deflusso venoso in direzione corretta. In questo modo si ottiene anche una riduzione della pressione all’interno delle vene interessate e, molto frequentemente, la riduzione di visibilità delle varici.
Rientrano in questa categoria di terapie i farmaci flebotonici, la compressione elastica (calze o bendaggi), la tecnica chirurgica CHIVA ed il trattamento ESEC.
Ideata e messa a punto da Eugenio Bernardini dal 1991, la Scleroterapia Emodinamica Conservativa Eco-guidata (ESEC) è una delle metodiche per il trattamento dell’insufficienza venosa cronica utilizzata dal nostro ambulatorio di flebologia a Padova. Questa tecnica prevede l’iniezione di farmaco sclerosante, a bassa concentrazione ed in piccole dosi, in 1-2 segmenti venosi per seduta, accuratamente selezionati in modo da preservare le valvole venose dall’azione del farmaco stesso.
Il trattamento ESEC non prevede la chiusura di alcun tratto venoso, anche se ciò può temporaneamente verificarsi in corso di terapia, bensì il corretto ripristino del drenaggio venoso. Seppur frequentemente si possa osservare un certo miglioramento, la terapia non ha finalità estetiche. Per questo, una volta completato il ripristino del deflusso venoso, è consigliabile implementare una rifinitura in microscleroterapia tradizionale per raggiungere la massima resa estetica possibile.
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