Nell’articolo di oggi andremo ad approfondire le cause dell’iperidrosi e vedremo insieme quali possono essere i trattamenti più efficaci.
Dal punto di vista fisiologico la secrezione di sudore svolge una funzione fondamentale definita termoregolazione. La sudorazione assume talvolta, indipendentemente dalla stagione e dalle temperature esterne, un grado eccessivo, diventando una patologia, chiamata iperidrosi. Questo eccesso di produzione di sudore può avere, per chi ne soffre, pesanti effetti psicologici, creando aloni sugli indumenti, talvolta cattivo odore e imbarazzo.
La sudorazione consiste nel rilascio di sudore, un liquido contenente sali, attraverso le ghiandole sudoripare, al fine controllare la temperatura corporea. La quantità di sudore viene influenzata dal numero di cellule sudoripare e da numerosi altri fattori, tra cui ovviamente l’elevata temperatura esterna, lo svolgimento di attività fisica e le situazioni che agiscono sulle nostre emozioni e ci fanno sentire nervosi o impauriti. La sudorazione eccessiva può essere legata anche alla menopausa, a numerose patologie, all’assunzione di farmaci, cibi particolari e sostanze eccitanti.
Come detto, quando la produzione di sudore diventa eccessiva, parliamo di iperidrosi.
L’iperidrosi può essere:
Al di là dell’origine, che ovviamente va individuata in sede clinica, l’iperidrosi è un problema che può risultare molto fastidioso. Il gocciolamento eccessivo di sudore può diventare davvero imbarazzante per chi lo sperimenta.
L’iperidrosi palmare, che appartiene alla forma primaria, costituisce la forma più comune e comporta una eccessiva sudorazione sulle ascelle e sulle regioni palmo-plantari. Questa forma di iperidrosi non è associata a disordini sistemici. Solitamente l’esordio si ha prima dei 25 anni e vi è una chiara predisposizione familiare. Lo stress e le emozioni molto intense possono essere fattori aggravanti.
L’iperidrosi secondaria è invece causata o associata a malattie sistemiche e può essere generalizzata o localizzata.
Al Poliambulatorio Lunardon l’iperidrosi viene trattata con ottimi risultati. Dopo un’accurata visita dermatologica, volta a definire il grado di iperidrosi, al paziente viene talvolta suggerito di affrontare il problema con l’impiego del botulino. La terapia con tossina botulinica è usata da decenni nel trattamento di diverse patologie neurologiche e non. Si tratta di una tossina di origine naturale che risulta molto efficace nel bloccare, tra l’altro, l’iperattività delle ghiandole sudoripare e dunque la sudorazione eccessiva dovuta all’iperidrosi.
La terapia per l’iperidrosi viene somministrata attraverso micro-iniezioni sottocutanee, inoculate a piccola distanza nell’area da trattare (ad esempio nel cavo ascellare o nel palmo della mano). In alcune aree le micro-iniezioni possono risultare più fastidiose e richiedere l’utilizzo di una blanda anestesia locale. In generale, però, il trattamento risulta semplice, senza effetti collaterali e non doloroso: ha una durata di circa 9 mesi nell’area ascellare e di circa 6 mesi nell’iperidrosi di mani e piedi. Trascorso questo intervallo di tempo è possibile valutare una nuova sessione di trattamento.
Oggi esistono anche altre opzioni terapeutiche per la cura dell’iperidrosi il cui impiego va valutato e personalizzato in base alla situazione clinica del paziente.
Tra queste le principali sono: